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Resine di ultima generazione |
02/04/2016 |
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Strumendo risanamenti utilizza con successo la tecnologia di deumidificazione DAMP STOP, che viene iniettata a bassa pressione di formulati silanici e silossanici miscelati in ambienti minerali dearomatizzati (I-SI) ed acquosi (W).
La tecnologia applicata con successo da oltre 30 anni in edifici monumentali e civili, è idonea per la risoluzione, definitiva, della risalita capillare dell¹acqua in murature e/o paramenti in mattoni, pietra, sasso, tufo, anche in presenza di forte salinità .
La tecnologia DAMP STOP utilizza tre tipi base di formulato per iniezione: DAMP STOP I per applicazioni su murature con bassi contenuti salini e comunque utilizzabile nella grande generalità dei casi; DAMP STOP SI per applicazioni su murature ove il contenuto salino risulti particolarmente elevato soprattutto in ione cloro (per es. in prossimità del mare); DAMP STOP W concentrato a base acquosa per applicazioni in ambienti poco aerati.
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Rinforzo palificata medianta uretani idroreattivi |
07/03/2016 |
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Fino a qualche anno fa il campo applicativo delle iniezioni era limitato ai terreni molto permeabili (ghiaie e sabbie) o alle rocce fratturate; il materiale da iniezione normalmente usato era costituito da miscele d’acqua e cemento, eventualmente stabilizzate con argille e/o bentonite. Ma comunque in presenza di elevate quantità d’acqua o di terreni poco coesivi, specialmente ad elevate profondità , il risultato era poco soddisfacente
Oggi invece, grazie alla messa a punto di nuove tecniche d’iniezione e di nuove miscele, è possibile trattare anche terreni di permeabilità medio bassa (fino a sabbie fini, estremamente poco coesive) saturi di acqua .
In caso di permeabilità più basse è ancora possibile il consolidamento del terreno con la tecnica di iniezioni forzate , intersecando il terreno con vene a reticolazioni.
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Intervento in fibre di carbonio |
26/02/2016 |
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In questi ultimi anni il consolidamento ed il rinforzo statico, sia di monumenti che di strutture edilizie in genere, sta diventando sempre più importante.
L’intervento di consolidamento statico, infatti, non deve cambiare la fisionomia del monumento ma devono altresì essere applicate scelte operative che siano reversibili e distinguibili dall’opera originaria. Spesso queste esigenze sono riscontrabili anche in interventi che coinvolgono strutture moderne sia in muratura che in calcestruzzo e cemento armato.
Nel ultimo decennio del novecento si è sempre più affermata la tecnica di consolidamento statico di strutture edilizie, specialmente di pregio, che utilizza nastri e lamine in fibra di carbonio rese solidali alle strutture mediante speciali collanti epossidici.
Tale tecnica, di derivazione aeronautica, permette con spessori di solo 1/2 mm del rinforzo, di ottenere risultati di gran lunga migliori e con peso del materiale di rinforzo cento volte inferiore a quello del tradizionale in acciaio.
Il rinforzo statico risulta, altresì, ben integrato alla struttura rinforzata tale da essere spesso invisibile, cosa che non succede per i sistemi di tipo tradizionale che utilizzano putrelle metalliche, tiranti etc.
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Metal poliacrilati: barriera fisico-chimica per so |
10/01/2016 |
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La tecnologia è basata sull’iniezione all’interno delle strutture di particolari resine idroreattive idrofile a bassissima vischiosità ,
che assicurano una elevata profondità di saturazione, la quale polimerizzando forma un gel impermeabile, espansivo, solido e
flessibile con una elevata resistenza allo strappo e un ottima capacità di aderenza a superfici minerali sia asciutte che impregnate di acqua.
La struttura è chimicamente inerte, occludendo ogni capillarità e
Porosità , realizzando così una barriera fisica resistente alla pressione
idrostatica.
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